Specchia
Puglia
Specchia è una splendida cittadina che vanta radici antichissime, monumenti e paesaggi tra i più belli del Salento. Il nome del paese deriva dal latino “specula”, luogo artificiosamente sollevato. Infatti trae origine dalle specchie, cumuli di pietra a forma conica che i Messapi utilizzavano come punto di avvistamento e difesa o come sistema di demarcazione. Il nucleo di persone che aveva trovato facile rifugio nelle numerose grotte di questi luoghi prevalentemente carsici, si ingrandiva sempre più con l’aggiunta di nuovi fuggiaschi terrorizzati dai Turchi, dopo la presa di Otranto (1480). Nel Medioevo compare anche come Specla de Amygdalis, termine trasformato poi in Specchia Mendolia, con riferimento agli alberi di mandorlo molto diffusi nella zona. Da qui si collega anche la leggenda della fondazione di Specchia dalla matrona romana L. Amendolara.
Si fregia di essere uno dei borghi più belli d’Italia, Destinazione Eden e Bandiera Arancione, oltre ad essere Comune Gioiello d’Italia. Il comune di Specchia si estende per 25km2, è situato nell’entroterra del basso Salento a metà strada tra mare Ionio e mare Adriatico. L’abitato sorge a 131 m. sul livello del mare, su una piccola altura ai piedi della Serra Magnone coltivata ad ulivi ed organizzata in terrazzamenti su muretti a secco di contenimento.li territorio del comune è caratterizzato dalle tipiche costruzioni rurali delle pajare.11 comune comprende anche la località di Cardigliano, un villaggio agricolo costruito in epoca fascista per la lavorazione del tabacco. Le strette stradine chiuse al traffico e interrotte da rampe di scale racchiudono un nucleo abitativo frutto in larga misura di un’architettura spontanea che è giunta quasi intatta sino ai giorni nostri. Tra i monumenti ricordiamo il centralissimo Castello Risolo, il convento dei francescani neri e la chiesa annessa, la chiesa Madre, la chiesa di San Nicola, la chiesa di S. Eufemia, un brandello di medioevo la cui abside è costituita da blocchi di pietra locale. I frantoi ipogei costituiscono una monumentale testimonianza di architettura industriale e della vita socio economica di Specchia tra XV e XIX secolo. Queste grandi strutture ipogee furono realizzate sotto il livello del suolo per molteplici motivi come la temperatura dell’ambiente sempre tiepida onde evitare la solidificazione dell’olio. Riqualificati negli ultimi anni, alcuni dei numerosi frantoi ipogei posti al di sotto delle stradine del centro storico, sono stati resi fruibili al pubblico.