Sabaudia
Lazio
Il 21 Aprile del 1933 viene bandito il concorso per la costruzione della Città di Sabaudia, concorso che sarà vinto da quattro giovani architetti, Gino Cancellotti, Eugenio Montuori, Luigi Piccinato e Alfredo Scalpelli.
Il 5 Agosto del 1933 viene posta la prima pietra dall’allora Commissario dell’Opera Nazionale Combattenti, Valentino Orsolini Cencelli.
I lavori di costruzione procedono alacremente in 256 giorni la Città viene edificata, ed inaugurata con il nome di Sabaudia, in onore della dinastia regnante dei Savoia.
Con l’insediamento nel nuovo abitato del primo nucleo di popolazione, proveniente per la gran parte dal Friuli, Veneto e Emilia Romagna, comincia la vita di Sabaudia come Città di Nuova Fondazione.
Alla fine degli anni cinquanta comincia la vocazione di Sabaudia come meta turistica, in modo particolare come rinomato centro balneare a metà strada tra Roma e Napoli.
Sabaudia tra i tanti appellativi è conosciuta anche come la “Città delle Dune” , per via del fatto che sorge in prossimità della duna quaternaria, che nel territorio comunale si estende per più di 20 chilometri, ricoperta dalla tipica macchia mediterranea, fatta di ginepri nani, carpobroti, fillirea, lentisco ecc, ecc..
Conosciuta altresì come la “Città del Parco”, per via del fatto che all’interno del territorio comunale è ricompresa gran parte del Parco Nazionale del Circeo, l’antica Selva di Terracina che si estendeva fino dal Circeo. Una foresta le cui origini si perdono nella notte dei tempi e una residua porzione della quale è ancora presente. La fauna ospitata è costituita da daini, cinghiali, tassi, volpi, rapaci, aironi, cormorani ecc. ecc.
Il territorio comunale sopra detto è costituito dal Promontorio del Circeo, dalla duna costiera, dall’abitato urbano, dai laghi costieri (Lago di Paola, dei Monaci, Caprolace e Fogliano) dalle numerose aziende agricole e dai borghi (Borgo Vodice e Borgo San Donato).
Gli elementi di forza di questo territorio cosi unico stanno nella conformazione di origine, e nella capacità di quanti preposti, a preservarlo e renderlo fruibile.
L’azione del Comune di Sabaudia, e dell’Ente Parco è stata sempre improntata al continuo monitoraggio di un habitat cosi delicato e prezioso la cui specificità e stata suggellata ne Protocollo di Ramsar.
La Bandiera Blu sin dal 2001 certifica la salubrità delle acque di balneazione, che per la intrinseca cristallinità invitano a fare il bagno tutto l’anno, i servizi offerti all’utenza dei lidi di Sabaudia, il micro clima proprio di quest’area sono punti di forza di questo territorio e della sua vocazione turistica, che negli ultimi anni ha visto aumentare il numero delle attività ricettive, sparse tra il centro urbano e la splendida campagna che in qualche luogo rievoca ancora il paesaggio di prebonifica.
Le pregiate produzioni orticole del posto, sono largamente conosciute e presenti sulle tavole di molti paesi, tanto in Italia che all’estero, dalle quali deriva una cospicua parte del reddito delle famiglie del posto Sabaudia ha da sempre cercato di contemperare, a ragione dell’esistenza de sue bellezze naturali e del conseguente richiamo che le stesse esercitano sulle persone, salvaguardia e utilizzazione del patrimonio naturale e artistico, cercando di conciliare fruizione e conservazione.