Peschici
Puglia
Nel 970 gli Schiavoni, capeggiati da Sueripolo e mandati da Ottone I a liberare il Gargano, riuscirono a sconfiggere i Saraceni e sulle rovine di un casale distrutto fondarono Pesclizo. Il nome stesso Peschici, di origini slave, letteralmente significa “suolo sabbioso”. Un famoso documento, “La Chartula” del 1053 dichiara che nel XI secolo Peschici fu abitata da Slavi che riuscirono ad inserirsi nel sistema sociale e a continuare a tenere rapporti con la popolazione locale e con i Benedettini. Nel 1458 durante il dominio aragonese, il popolo garganico appoggiò il nuovo re Alfonso che nel 1462 occupò il Gargano. Intorno al 1700 Peschici passa sotto il dominio del Principe di Ischitella Emanuele Pinto.
Peschici sorge su una collina dell’area del Gargano, di fronte al mare, nella provincia di Foggia, e fa parte del Parco Nazionale del Gargano. L’abitato ha un profilo irregolare che dalla collina si spinge verso la costa, si snoda in un reticolo di stradine sulle quali si affacciano le case bianche, che spesso terminano in una suggestiva cupola. Il territorio di Peschici comprende anche gli insediamenti di Grotta dell’Acqua, Manaccora, San Nicola, Villaggio Moresco Alto e Villaggio Moresco Basso.
Tra le peculiarità che rendono Peschici unico nel suo genere vi sono i Trabucchi, strumenti utilizzati per la pesca del pesce di passaggio, costruiti con pali in legno intrecciati a fili e carrucole. Il borgo ne conta addirittura sette, e diversi sono diventati dei ristoranti molto caratteristici dove si cucina dell’ottimo pesce fresco.
Vista la sua posizione a guardia del mare, il borgo di Peschici ha da sempre avuto la necessità di avere mezzi di difesa contro gli invasori. Restano ancora oggi alcune torri costiere di origine cinquecentesca che svettano su alte rupi a picco sul mare. L’ingresso era dalla parte delle montagne, e le feritoie erano invece aperte nelle pareti laterali. Tra le torri superstiti, la più famosa è quella di Monte Pucci, dalla quale i visitatori possono godere di un panorama meraviglioso.