Stefano Gori
Stefano Gori, nato a Lucca il 13 marzo 1960, ha avuto una carriera straordinaria nello sport e un percorso di vita segnato dall’impegno sociale e dai successi nonostante le difficoltà. Negli anni ’70, inizia la sua attività sportiva come calciatore a Ponte a Moriano, giocando prima come attaccante e poi, a Borgo a Mozzano, come difensore terzino sinistro.
Nel biennio 1975-76 viene considerato una promessa del calcio, attirando l’interesse di club di Serie A e Serie B, tra cui Arezzo, Perugia, Lucchese, Empoli e Cesena. Tuttavia, alla fine degli anni ’70, la retinite pigmentosa comincia a manifestarsi, conducendolo alla cecità totale negli anni ’80. Nel 1990, si tessera presso l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Lucca e, nel 1996, avvia la sua carriera sportiva come atleta non vedente, partecipando a numerosi meeting internazionali di atletica leggera. In quasi tre decenni di competizioni, ha conquistato ben 211 titoli italiani assoluti, tra cui 82 medaglie d’oro CIP, 58 Libertas e 71 CSI. Ha inoltre ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali e detenuto record italiani in discipline come il salto in alto, 60 iarde, 200 e 400 metri.
Oltre alla sua carriera sportiva, Stefano si è distinto per il suo impegno umanitario e sociale. Negli anni ’90, organizza raccolte di generi alimentari e vestiti destinati alle popolazioni dell’ex Jugoslavia colpite dalla guerra. Nel 1996, si dedica come volontario alla raccolta di aiuti per i bambini colpiti dall’alluvione in Versilia. È stato nominato ambasciatore dello sport in oltre 50 comuni italiani e insignito di numerose onorificenze, tra cui il titolo di Cavaliere e Commendatore della Repubblica per meriti sportivi, il Premio Panathlon, e la Stella di Bronzo CIP. Parallelamente, è autore dei libri “Gli occhi della vittoria” e “Ti dono i miei occhi” (i cui proventi sono destinati alla beneficenza). Ogni anno, incontra circa 40 istituti scolastici, sensibilizzando gli studenti sullo sport paralimpico, la prevenzione stradale e l’importanza del volontariato. La sua storia è un esempio straordinario di resilienza, passione e impegno verso il prossimo.