Antonio Lampis
Antonio Lampis (1964) è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Trento e vive a Bolzano dall’età di 10 anni. Dipendente della pubblica amministrazione da oltre 41 anni, ha lavorato per la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Interno nella carriera prefettizia. Dal 1997 è dirigente di prima fascia della Provincia autonoma di Bolzano, guidando la ripartizione “Cultura italiana” e diversi dipartimenti. Durante il suo mandato, ha promosso innovazioni che hanno portato a un aumento significativo dei consumi culturali, superando la media italiana. Ha contribuito alla nascita di un centro culturale e di due enti teatrali, uno dei quali in soli cinque anni è diventato un “Teatro di tradizione”. Particolarmente attivo nel sociale, Lampis ha promosso progetti per l’inclusione culturale, con iniziative dedicate ai giovani, alle scuole e alle minoranze linguistiche, favorendo l’accesso alla cultura come strumento di coesione sociale. Ha inoltre partecipato a iniziative per lo sviluppo dei musei come spazi inclusivi e accessibili a tutti, collaborando alla promozione di programmi educativi per persone con disabilità. Lampis ha ideato numerose iniziative di marketing culturale e ha approfondito temi legati alle politiche culturali, allo sviluppo dei pubblici e, in via pionieristica, alla relazione tra cultura e salute. È stato docente all’Università Cattolica di Milano, alla Libera Università di Bolzano e visit professor in altre università. Autore di due monografie e di vari articoli scientifici, è stato editorialista per il quotidiano Alto Adige e scrive per il Sole24ore. Selezionato per la dirigenza di grandi musei nazionali, è stato incluso nelle terne per il Museo Nazionale Romano e Capodimonte. Dal settembre 2017 al settembre 2020 è stato Direttore generale dei musei presso il Ministero della Cultura. Attualmente è direttore di Dipartimento della Provincia autonoma di Bolzano e Vicepresidente della Libera università di Bolzano e continua a promuovere progetti innovativi e socialmente orientati alla valorizzazione e alla partecipazione allargata del patrimonio culturale italiano.