GTRF Giovanni Tortelli Roberto Frassoni Architetti Associati
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Museo Nazionale “Giovanni Antonio Sanna”
L’architettura storica del Museo Nazionale Sanna, firmata da Busiri Vici alla fine degli anni venti del ‘900, e il suo ampliamento curato da Giusa Marcialis, stanno vivendo un nuovo periodo di attenzione da parte del mondo della cultura, della critica e del pubblico.
Dopo anni di stallo, grazie al nuovo progetto GTRF le sale sono completamente rivoluzionate e la sequenza è riorganizzata secondo criteri museografici, architettonici e di design che rimandando ai più aggiornati standard europei.
Dopo un primo spazio di accoglienza, con biglietteria e book-shop, la magnifica statua romana di imperatrice, proveniente da Turris Libisonis, è collocata al centro dell’ottagono di Busiri Vici, come nuovo emblema del Museo, orientando il visitatore verso la sala “Crocevia del Mediterraneo” dove si può cogliere, attraverso un efficace colpo d’occhio, la ricchezza e la varietà dei reperti che il mare ha restituito, testimoni della posizione strategica dell’Isola per i traffici ed i commerci marittimi dalla preistoria all’età moderna. Di seguito si snodano le sale dedicate alle collezioni (Reksten, Bertolio, Medagliere) distribuite intorno alla grande sala Dessì che espone, al centro, su una pedana sopraelevata, i sorprendenti frammenti della foresta fossile dell’Anglona.
E quindi il percorso si apre alla conoscenza delle civiltà che hanno caratterizzato l’Isola in modo assoluto, accogliendo tutti i reperti del periodo prenuragico e nuragico che il territorio ha restituito come protagonisti di una narrazione che, grazie anche a nuovi studi scientifici, intende svelare i tratti ancora in parte misteriosi di una delle civiltà più rilevanti del Mediterraneo.
Fondali e piani pavimentali neri, in ferro calamina naturale, grafiche e vetrine color grigio 7030, conferiscono agli spazi architettonici un carattere e un’immagine di grande fascino, coinvolgendo il visitatore in un cammino articolato e per certi versi inaspettato, con continui cambi di scena.