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Teatro Borsoni
Il nuovo Teatro Borsoni rappresenta un elemento chiave del progetto di riqualificazione urbana di Via Milano, denominato “Oltre la strada”. L’intervento ridefinisce il contesto urbano industriale, affermandosi come fulcro centrale in una zona della città in trasformazione.
L’architettura del teatro, arretrata rispetto al filo della strada, realizza un “sagrato civile” pavimentato in granito e una piazza alberata verso l’abitato esistente, caratterizzata da camini di ventilazione e dal volume specchiante della centrale sul lato sud. La ridefinizione dello spazio pubblico risulta cruciale quanto la qualità dello spazio costruito.
Il teatro, pensato come “architettura civile” e condensatore culturale, si presenta quindi come un parallelepipedo caratterizzato da un bugnato in calcestruzzo a scala gigante e una loggia in alluminio sul lato nord, dove si trova l’ingresso principale. Una vetrata continua collega il foyer alla piazza, enfatizzando l’apertura verso la città. La torre scenica, rivestita in pannelli di policarbonato illuminabili di notte, completa il volume. Ideato come un luogo aperto alla città, il teatro è caratterizzato da sale pensate per diverse fasce d’età unite a funzioni collettive come il bar-foyer rivolto alla nuova piazza.
I materiali includono legno per i pannelli acustici, intonaci grigio scuro e pavimenti in resina nelle sale, mentre spazi comuni combinano legno, grigio chiaro e alluminio. Un “percorso arancio” conduce alla sala dei ragazzi. Il teatro comprende due sale: la principale, con 312 posti, presenta pareti in legno illuminate da LED e un palco sopraelevato con spazio cavo per il miglioramento acustico. La sala per i ragazzi, con 169 posti, è priva di torre scenica e ha un piano in legno continuo per sedute informali.
Si propone quindi un’architettura per la città, nella città, un’occasione di riscatto di un’area dal rinomato passato industriale che possa diventare un avamposto del cambiamento per l’abitato di oggi e di domani.