DUEMANI Società Cooperativa Sociale
Via Risorgimento, 10 – 23900 Lecco (LC)
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duemani.it
Da oltre quarant’anni, la cooperativa sociale Duemani è presente nel territorio lecchese a sostegno di soggetti fragili ed emarginati, offrendo loro opportunità di inserimento lavorativo mirate a favorire il benessere delle persone svantaggiate, la riduzione della disoccupazione e dell’esclusione sociale.
Era il 26 aprile 1983, quando don Mario Proserpio, parroco al Caleotto, un quartiere della città di Lecco, incoraggiato dal sindaco Giuseppe Resinelli, assieme a 10 volontari costituì la cooperativa, che, con l’entrata in vigore della legge 381/91, assunse il nome di Duemani società cooperativa sociale a r.l.
Da allora, il numero di persone che, grazie alla cooperativa, hanno potuto beneficiare del nostro servizio è diventato sempre più grande: ormai siamo vicini alle 2.000 unità.
Lo scopo della cooperativa è il perseguimento dell’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini.
Gli ambiti lavorativi proposti si esplicitano in una pluralità di settori lavorativi (confezionamento, assemblaggio, insacchettatura, pulizie, trasporto persone e cose, custodia e guardiania, supporto a manifestazioni culturali e sportive, manutenzione del verde, potature, impianti di irrigazione, inserimento dati). La diversificazione delle attività è coerente con la scelta di “utilizzare” il lavoro come strumento principale di integrazione sociale, quale presupposto per un possibile ricollocamento delle persone svantaggiate nelle attività locali esistenti. Ciò permette di raggiungere il maggior numero di persone portatrice di svantaggio sociale. Le nostre attenzioni sono rivolte a invalidi civili, soggetti affetti da patologie psichiche e psichiatriche, alcolisti, tossicodipendenti, ludopatici e detenuti. Negli ultimi anni, abbiamo riservato particolare attenzione a soggetti normodotati, in età adulta, rimasti disoccupati con scarse possibilità di rientrare nel mercato ordinario del lavoro. È stato definito, d’intesa con gli enti inviati, un protocollo di inserimento al quale ci atteniamo per avviare e monitorare il processo. Le persone svantaggiate sono inserite in cooperativa con lo scopo di recupero sociale e per le quali la partecipazione all’attività lavorativa rappresenta uno strumento socializzante a valenza pedagogica e terapeutica. È previsto l’istaurarsi di specifici rapporti sulla base di progetti personalizzati concordati con i servizi invianti.
Il processo avviene in varie fasi, sinteticamente e temporalmente individuate in periodi di OSSERVAZIONE, ORIENTAMENTO, FORMAZIONE che danno origine a progetti OCCUPAZIONALI, SOCIO-OCCUPAZIONALI, SPERIMENTALI. Per la durata del periodo ogni soggetto è affiancato da personale normodotato, adeguatamente formato. Collaboriamo con il Collocamento disabili della Provincia, l’Azienda Ospedaliera, l’Uepe, i Comuni dell’Ambito territoriale lecchese.
Nel settore pubblico, i lavori sono intercettati partecipando a gare d’appalto che riguardano in particolare la pulizia di immobili, il trasporto di persone disabili, la pulizia di strade, parchi e giardini. Nel settore privato, una parte delle commesse sono intercettate con “convenzioni articolo 14” stipulate tra l’azienda, la cooperativa e il collocamento disabili: l’azienda evade gli obblighi della legge 68/99 fornendo una commessa di lavoro alla cooperativa, che assume per conto dell’azienda un invalido civile.
Innumerevoli sono stati i progetti che abbiamo realizzato in collaborazione con la rete consortile delle cooperative, facenti capo al Consorzio Consolida e all’impresa sociale Girasole. Tra tutti ne ricordiamo due: “Le briciole di Pollicino” e “Training Factory 4.0” (meglio noto come “carrello intelligente”). Nei prima anni duemila, si è svolta all’interno della cooperativa “Duemani” un dibattito che riguardava il significato della presenza, nelle attività di confezionamento e assemblaggio, di un gruppo di persone disabili con abilità lavorative fortemente compromesse. Si è creata un’area di lavoro diversificata per ritmi e modalità di gestione, introducendo la figura di un nuovo coordinatore cercando di coinvolgere risorse di carattere volontario, quali gli obiettori. Nella realizzazione del progetto, è “esploso” il dramma di una vita vissuta in completa solitudine. Il “tempo libero” per loro è normalmente tempo di solitudine e di angoscia dove le relazioni affettive e familiari disturbate, fanno pesare come un macigno il tempo passato lontano dalla cooperativa. Sono state avviate attività, non espressamente lavorative ma svolte anche nell’orario di lavoro, per sopperire a questo deficit relazione, tra le quali una delle più significative è il laboratorio di teatro terapia.
L’anno scorso è partito il progetto pilota il “Training Factory 4.0”, realizzato in collaborazione con la cooperativa IL SEME. Si tratta di un carrello intelligente, capace di supportare le persone durante le operazioni di pulizia, dando istruzioni sulle diverse fasi del lavoro. Le cooperative hanno scelto di investire in innovazione sociale e tecnologica con una partnership finalizzata all’applicazione del sistema abilitante, che combina metodologie educative e tecnologie per l’occupabilità.
Un valido supporto per il personale svantaggiato. Quante persone, alcune ci hanno già lasciato, hanno contribuito alla vita feconda della cooperativa. Loro hanno scritto una storia importante, che non finisce ora. Altri continueranno a scriverla con tanta dedizione e passione, sempre aperti a chi aspetta un impiego lavorativo.