FARMACOLOGIA
Katia Varani
La Prof.ssa Katia Varani ha acquisito la laurea in Scienze Biologiche e il Dottorato di Ricerca in Farmacologia Cellulare e Molecolare presso l’Università di Ferrara dove a tutt’oggi è Professore Ordinario di Farmacologia e Presidente della Facoltà di Medicina, Farmacia e della Prevenzione. E’ coordinatore del Dottorato di Ricerca in Terapie Avanzate e Farmacologia Sperimentale, direttore della Scuola di Specializzazione in Farmacologia e Tossicologia Clinica, coordinatore della Laurea in Fisioterapia, coordinatore del Master in Management per le funzioni di coordinamento delle Professioni Sanitarie e del Master in Metodologia della ricerca e della sperimentazione clinica. E’ membro del Presidio Qualità di Ateneo e del Consiglio Direttivo del Centro Strategico Universitario sulla Medicina di Genere. E’ anche membro della Società Italiana di Farmacologia (SIF), del Purine Club e della Top Italian Scientists ONDA (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, Milano) per l’ impegno e l’alto numero di citazioni nella ricerca biomedica.
Ha pubblicato 329 articoli su riviste scientifiche internazionali e autrice di 21 capitoli di libro (Hindex = 67, Citazioni: 13373, Scopus). Un totale di 100 lavori di ricerca sono stati presentati come posters e/o comunicazioni in Congressi Internazionali e Nazionali. Ha un brevetto internazionale dal titolo: “Nuovi derivati tiazolo[5,4-D]-pirimidine come agonisti inversi dei recettori A2A dell’adenosina” al fine di dimostrare il potenziale utilizzo dei composti nell’ambito della immunoterapia anti-tumorale e offrire un’alternativa efficace ed economica per il trattamento di diversi tipi di tumori.
La Prof.ssa Katia Varani ha iniziato la sua attività scientifica acquisendo padronanza in diverse metodiche nell’ambito della Farmacologia Cellulare e Molecolare con ricerche volte alla definizione di nuove strategie farmacologiche nell’ambito delle malattie croniche infiammatorie, nei tumori e nelle patologie neurodegenerative. L’effetto della stimolazione biofisica nell’ictus ischemico cerebrale viene valutato studiando i processi molecolari e cellulari coinvolti a livello neuronale, microgliale e a livello periferico in cellule osteoarticolari per identificare innovative strategie terapeutiche. Lo studio di nuovi composti inibitori enzimatici capaci di interagire con il sistema endocannabinoide viene condotto per identificare selettivi inibitori dei principali enzimi di degradazione dei cannabinoidi endogeni. La caratterizzazione di nuovi agonisti interagenti con i recettori della melatonina viene effettuata per valutare l’effetto anti-infiammatorio e anti-ossidante. Nuovi inibitori enzimatici della famiglia delle istone-deacetilasi sono investigati per il loro effetto neuroprotettivo e anti-tumorale. A tal riguardo è stato identificato un nuovo farmaco Repistat in grado di rallentare la progressione di una malattia genetica che porta a cecità, la retinite pigmentosa.