CALCIO
Giorgio Chiellini
A quarant’anni, è tempo di bilanci e nuove sfide per Giorgio Chiellini. Ha accettato il ruolo di Head of Football Institutional Relations della Juventus, dopo aver chiuso la carriera da giocatore, al terzo posto in classifica dei più presenti nella storia bianconera (davanti a lui solo Del Piero e Buffon) al termine di 18 stagioni, con 9 scudetti vinti.
L’album dei ricordi di campo, colorato di azzurro e bianconero, è infinito, per un campione arrivato all’apice della sua straordinaria carriera quando molti suoi coetanei avevano già appeso gli scarpini al chiodo. Alla Juve è stato pilastro della BBC, capitano e leader di una squadra tra le più vincenti di sempre. Nella notte di Wembley è entrato nella leggenda azzurra sollevando al cielo il trofeo dei Campionati Europei 2020, conquistato da capitano, in finale contro l’Inghilterra. Un difensore d’altri tempi ma con una mentalità moderna, duro e leale, forte e coraggioso. Capace di ingaggiare duelli all’ultimo respiro con gli avversari, e trascinare i compagni con un carisma fuori dal comune.
La sua avventura calcistica inizia a Livorno e si chiude a Los Angeles, in MLS, con il ritiro a 39 anni.
Arriva a Torino dalla Fiorentina e diventa uno dei migliori difensori della sua generazione, alla Juventus emerge con Fabio Capello, ma è l’intuizione di schierarlo difensore centrale da parte di Didier Deschamps a cambiargli la carriera, nella stagione in Serie B.
Non si muove più da lì, e diventa la colonna portante della BBC insieme a Bonucci e Barzagli, una difesa insuperabile guidata da Buffon, punto di forza dei tre scudetti firmati Antonio Conte. Il carattere si vede soprattutto nei momenti difficili, e non sono mancati nemmeno per Giorgio. Nel 2015 è costretto a saltare la finale di UEFA Champions League del 6 giugno, persa contro il Barcellona, per infortunio muscolare.
Un rimpianto che nemmeno la finale 2017, giocata e persa contro il Real Madrid, ha potuto cancellare. Il 30 agosto 2019 l’incubo diventa realtà, con la rottura del legamento crociato, per molti calciatori una sentenza a quell’età. Ma non per Chiellini, tornato in campo il 16 febbraio 2020. Giusto in tempo per mettere nel mirino gli Europei 2020 a sedi miste, posticipati di un anno causa Covid.
La sua esperienza è determinante soprattutto in semifinale contro la Spagna e in finale con l’Inghilterra. Il successo con la Nazionale di Mancini gli vale l’Ordine al merito della Repubblica italiana “in riconoscimento dei valori sportivi e dello spirito nazionale che hanno animato la vittoria italiana al campionato europeo di calcio”. Sposato con Carolina e innamoratissimo delle figlie Nina e Olivia, Giorgio non si è mai accontentato, nel calcio e nella vita. Nel 2010 si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Torino, mentre nel 2017 ha conseguito la laurea magistrale in business administration, aprendosi le porte per la nuova carriera dirigenziale in bianconero.