SA ARCHITECTURE
Via Olmetto, 1 – 20123 Milano (Mi)
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Nell’Aprile del 2021 Sa-Architecture, Studio fondato e guidato dall’Arch. Marco Savorelli, si è dedicato alla realizzazione di in un progetto importante che ha superato il vaglio della Commissione Edilizia con successo, e con i complimenti della Commissione del Paesaggio . In un quartiere alla periferia nord di Milano, lo studio SA-Architetture ha elaborato un intervento residenziale innovativo, ricavato in un’ex area di capannoni industriali, da anni dismessi, in un quartiere oggetto di una importante riqualificazione urbana, al seguito del quale il concetto di periferia si andrà a perdere.
Il compound si trova in via Stepehnson , 3 , in un lotto di circa 5.600 mq, verrano realizzati 94 appartamenti, per un totale complessivo di 10.000,00 mq, distribuiti in un edificio che è composto da tre parti, che creano a loro volta una corte interna che accoglie giardini di pertinenza, spazi verdi comuni e terrazzi.
Il pensiero progettuale è partito dall’analisi del contesto, un quartiere di una vecchia Milano, con tutte le sue tipicità architettoniche, pertanto si è pensato di rivisitare e ricreare il vecchio impianto a corte delle case tipiche Milanesi, ma lasciando ampio spazio alle nuove tecnologie e alle nuove esigenze di vita, fondate sul nuovo concetto di abitare e vivere lo spazio privato, in connessione con l’esterno, che in questo caso è fortemente caratterizzato dalla presenza del verde. L’intervento è stato circondato da nuovo grande giardino, al cui interno vi è una corte ribassata, che ha lo scopo di creare un’ambientazione più intima per chi lo vive. Le grandi vetrate, che sostituiscono le murature perimetrali permettono una connessione visiva e fisica tra il dentro ed il fuori, una nuova connessione emotiva tra le persone e la natura che lo circonda, pur essendo in città.
Per rispettare il contesto il nuovo intervento edilizio non sovrasta in altezza gli edifici ma vi si adegua, creando un dialogo con gli edifici storici presenti. Il nuovo linguaggio architettonico è complementare ma totalmente in sintonia con le strutture confinanti, facendo da connessione tra le costruzioni esistenti a destinazione industriale e a destinazione residenziale, creando così un nuovo punto focale lungo il percorso, che cattura l’attenzione e affascina senza risultare invadente, ma totalmente rispettoso della storia e dell’ unicità del quartiere.
Il pensiero progettuale è composto di pieni e vuoti, dove le linee rigorose dell’architettura e i materiali di prestigio incontrano il pieno del verde pensato e distribuito proprio per generare luoghi in cui gli abitanti del nuovo edificio si possano ritrovare e riconnettersi con l’ambiente.
L’intento progettuale oltra a creare un complesso residenziale al passo con i tempi in termini di sostenibilità dei materiali e impiantistico, ha lo scopo di creare degli “spazi aperti “ di qualità, ogni appartamento, ha ampi terrazzi o giardini privati, che permettano di vivere il dentro ed il fuori come un unico ambiente, dove la qualità della vita sia messa in primo piano.